Viaggio nel team organizzativo del tour alba+bici+città, tra l’entusiasmo del fare, una particolare sensibilità e l’aria aperta come stile di vita.
Ormai da sei anni il sito ciclistaurbano.com è il riferimento attorno al quale vari di noi si sono conosciuti ed hanno cominciato a condividere una passione e un interesse comune: la bici e il suo utilizzo in città.
In questi sei anni abbiamo aperto una marea di rapporti, tutti contraddistinti da un energico spirito positivo e dalla voglia di fare qualcosa per aumentare la consapevolezza che “in bici è più bello”.
A un certo punto abbiamo percepito l’esigenza di un momento per concretizzare tutto ciò, un’istantanea da scattare, un’occasione per vedersi in faccia, incontrarsi e fare qualcosa di condiviso.
Così è nata l’idea di Sunrisebike Ride: un momento che coniugasse la nostra voglia di bici, la creatività che non riusciamo a tenere a bada e la passione per la bellezza delle città. Abbiamo poi notato che al tutto andava aggiunto un ingrediente insolito, quello che porta magia, quello che rende unica qualsiasi ricetta: abbiamo scelto di vederci all’alba, per iniziare con una buona abitudine la giornata, per porre il sigillo a un momento unico in cui se ci sei è perché ci credi per davvero.
E così dai 4 ideatori del progetto che tirano con entusiasmo a provare a realizzare le varie idee, si sono aggiunti un sacco di volontari che ci aiutano con la “pratica” realizzazione di ogni singola tappa e tanti di voi che siete venuti a pedalare nel tour 2015 e state confermando la vostra presenza ed energia anche per il 2016.
Siamo diventati una community e tutti insieme stiamo facendo di Sunrisebike Ride una esperienza unica e incredibile!
La “casa” del team organizzativo di Sunrisebike Ride è in via Emilia Levante a Bologna, ci trovate praticamente sempre qui, dove al motto di “giuro solennemente di non perdere tempo!” proviamo ogni giorno a inventarci uscite d’emergenza dalla routine e a renderle concrete.
Ci trovate qui a confrontarci sulla figata delle atmosfere dei dischi di John Mayer ed allo stesso modo a cercare di capire il percorso migliore che valorizzerà quella determinata tappa della Sunrisebike Ride. Siamo qui, un secondo dopo, che magari andiamo con la mente e con il click del mouse su una spiaggia a vedere le ultime imprese di Leonardo Fioravanti e Riccardo Marca , perché ci caricano a palla le storie che stanno scrivendo in acqua con i loro surf ed è bello lo stile con il quale avvicinano al senso del loro sport. Condivisione allo stato puro! Poi un’ora dopo ci facciamo contaminare dalle imprese di Stefano Gregoretti che in poche settimane in mountain bike si è fatto oltre mille km tra i -50 gradi dei ghiacci dell’artico canadese e poi altri mille, pochi giorni dopo, tra il deserto dell’Atacama, ovvero uno dei posti più caldi al mondo, in Cile. Grande voglia di non mollare mai! Ah poi i libri che passione! C’è l’uscita del nuovo di Giacomo Pellizzari – il carattere del ciclista – che racconta avvincenti storie del mondo epico del ciclismo, suggestive narrazioni e fantastiche metafore di vita: al termine di una faticosissima salita c’è spesso un panorama che toglie il fiato e ripaga degli sforzi fatti per arrivare fino a li.
Tra tutto ciò allora è evidente e ne abbiamo conferma tutti giorni che, all’interno del team di Sunrisebike Ride, ci piace una cosa in particolare: l’aria aperta e le interazioni con chi ha fatto dell’aria aperta e del contatto con la natura il proprio stile di vita. Ci piacciono gli ampi spazi, ci piace l’insolito, ci piace quando uno va deciso e convinto per la sua avventura, la sua idea e lotta per portarla a casa. Ci piace la grinta di Peter Sagan che parte per andare a vincere in solitaria il Giro delle Fiandre, ma anche la storia del Signor Rossi che vince svegliandosi ogni mattina scegliendo la bici come mezzo per andare al lavoro. Ci piace Luca Palla che a Lido di Camaiore ha la sua Water Academy e ogni mattina, 12 mesi all’anno, apre il suo “ufficio” direttamente in spiaggia insegnando Sup e Surf ai suoi allievi di ogni età al grido di “i problemi non sanno nuotare!”. Ci piace lo stesso spirito di chi sceglie ogni giorno di volersi un po’ più bene evitando determinati alimenti e ci piace chi decide che l’ascensore lo si può lasciare fermo preferendo le scale, chi pensa che la pausa pranzo è un buon momento per prendere un po’ di sole passeggiando, chi ama vedere la positività che vince sulla pigrizia e chi spegne la tv per leggersi un libro.
Alla fine crediamo che nella nostra squadra ci sia un aspetto che non manca mai, la sensibilità. La sensibilità per la purezza, per quella sensazione che ti libera da tutto e ti riporta a quella pace interiore che solo il contatto diretto con l’ambiente e la natura può darti. Quella sensazione che ti dà l’aria fresca sulla faccia quando pedali, quel senso di libertà che ti dà il correre a torso nudo in mezzo al bosco d’estate fregandotene di qualsiasi prestazione o qualsiasi orologio, quel senso di completezza e serenità che ti dà il mare anche solo a guardarlo.
